Qualche mese fa, in occasione del TCT Show di Birmingham, Scott Crump (CEO di Stratasys) sottolineava che l’unico limite che ci può essere per la stampa in 3D è l’immaginazione dei suoi utilizzatori. Il concetto era rivolto non solo a designers e aziende, ma ad ogni campo applicativo di possibili soluzioni stampate con tecnologie di 3D printing. 

La capacità di immaginare e di utilizzare al meglio le potenzialità della tecnologia di prototipazione rapida con stampa in 3D ha portato l’equipe del Prof. Bruno Magnan (Direttore della Clinica Ortopedica Traumatologica dell’Università di Verona) ad utilizzare la stampa 3D per la realizzazione di alcune fratture ossee, per consentire di migliorare le diagnosi preoperatorie, per avere una riproduzione della frattura con la quale discutere con il paziente e per essere utilizzata a scopi didattici. Ad esaltare l’uso della tecnologia in questo ambito di applicazione è il Dr. Nicola Bizzotto, membro dell’equipe di ricerca e entusiasta divulgatore dell’applicazione della stampa in 3D in ambito medicale. Analizzando le potenzialità della stampa in 3D e confrontandosi con ricercatori e medici di altre importanti realtà europee, il Dr. Bizzotto ha deciso di realizzare in Italia ciò che nei mesi scorsi è stato stampato dall’Università di Kobe (Giappone): un rene stampato in 3D in dimensioni reali.

Spring srl utilizzando la tecnologia di stampa 3D Stratasys e grazie all’esperienza plurisettoriale maturata nel corso degli anni, ha potuto affiancare il progetto, diventando partner dello sviluppo del rene. Il file 3D è stato creato attraverso una TAC ad alta risoluzione dell’organo, dal quale è stato successivamente generato il file di stampa. La creazione fisica del rene in 3D è stata possibile grazie all’utilizzo della tecnologia PolyJet di Stratasys, stampando con una Object Connex. La scelta di Spring srl di affiancare la ricerca del Dr. Bizzotto con questa tecnologia di stampa è stata fatta per consentire di avere una completa visione dell’organo, grazie all’utilizzo in modo combinato di materiali trasparenti ed opachi. La stampante Object Connex consente infatti di stampare, nello stesso processo di stampa, materiali differenti (sia per composizione che per colore).  I materiali utilizzati sono nello specifico: VeroClear e TangoBlack che, combinati nello stesso processo di stampa hanno portato ad avere una riproduzione dell’organo 1:1 con una chiara distinzione delle diverse componenti del rene, senza necessità di assemblare o incollare i diversi pezzi.

La scelta di Spring srl di affiancare il Dr. Bizzotto si rivela essere l’ennesima conferma della capacità di innovare, di sperimentare e di crescere che è uno dei cardini della filosofia di Spring. La stampa 3D di un oggetto così particolare, come la ricostruzione in dimensioni reali di un rene umano, ha permesso a Spring di toccare (nel vero senso della parola) un ambito nuovo e incoraggiante dell’utilizzo della tecnologia di 3D Printing. La stampa 3D nei reparti e nelle corsie ha una forte valenza, con una doppia chiave di lettura: permette ai medici di capire meglio la situazione, valutando la diagnosi e riducendo i tempi delle operazioni e dall’altro lato permette una maggiore empatia con il paziente, al quale può venir mostrato e spiegato l’intervento in maniera semplice e chiara, proprio grazie alla stampa 3D.

Il rene stampato in 3D sarà esposto e oggetto di presentazione da parte del Dr. Bizzotto in occasione della fiera ExpoSanità di Bologna, alla quale Spring partecipa in qualità di partner Tecnico di 3DPrintHub.