Prototipazione rapida e 3D Printing: le diverse tecnologie di Stampa 3d
Facendo una rapida ricerca su un qualsiasi motore di ricerca, avendo come chiave di ricerca “stampa 3D“, la maggior parte dei primi risultati rimanda a prodotti ed innovazioni riferite a stampanti di dimensioni contenute che realizzano piccoli oggetti attraverso la fusione di filamenti plastici. In realtà questa tipologia di stampanti e di applicazioni riguardano solo una piccola fetta della realtà a cui ci si può riferire parlando di stampa 3D e 3D Printing.
Una delle maggiori differenze riguarda le diverse tecnologie di stampa attualmente disponibili. In questo post cercheremo di descrivere le caratteristiche principali di quelle più diffuse e utilizzate in ambito manifatturiero e produttivo, per la realizzazione di oggetti in prototipazione rapida, per la creazione di piccoli lotti di produzione, oppure per la produzione di pezzi unici (anche di grandi dimensioni).
Di seguito, descritti brevemente, le tre principali tecnologie utilizzate per la stampa 3D:
Stereolitografia (SLA). in ordine cronologico risulta essere la tecnologia di stampa 3D per la prototipazione rapida inventata prima. Il pezzo viene creato da un laser che polimerizza una resina liquida.
Fused Deposition Modeling (FDM). Tecnologia sviluppata da Scott Crump, cofondatore di Stratasys. La stampa 3D viene realizzata tramite estrusione di un filamento plastico. La macchina di 3D printing stampa utilizzando due materiali: quello che va a comporre il prototipo e quello che serve da supporto per le forme e geometrie più complesse.
Selective Laser Sintering (SLS). Nella tecnologia di sinterizzazione, un laser solidifica (sinterizza) delle polveri (che possono essere plastiche, metalliche o silicee) strato dopo strato, andando a realizzare in prototipazione rapida i vari layer che comporranno il modello.
Maggiori informazioni riguardo le singole tecnologie e i vantaggi offerti sono disponibili sul nostro sito www.springitalia.com