Questione di equilibrio


Una delle caratteristiche più valorizzate della stampa 3D e della prototipazione rapida è quella di consentire a progettisti e ricercatori di “avere in mano” l’oggetto del loro sviluppo progettuale. Poter maneggiare, confrontare e testare una parte o un componente è senza dubbio la carta vincente della stampa in 3D, che consente di valutare percepire il risultato finale.
In alcuni progetti e in certe richieste la realizzazione dei pezzi prevede di stampare delle parti molto complesse, con geometrie articolate e particolari dettagliati; in molti casi è previsto che il componente stampato abbia la possibilità di mantenere una certa posizione statica, mostrando come potrebbe essere il prodotto finale: molte volte l’equilibrio non sembra possibile, proprio a causa della complessità del progetto, oppure per la diversità dei materiali e delle forme.
Uno studio del Politecnico di Zurigo in collaborazione con lo Interactive Geometry Lab, ha mostrato uno dei possibili algoritmi con cui modellare e strutturare i prodotti da stampare in modo da farli risultare stabili rispetto a quello che dovrà essere il posizionamento dell’oggetto finale. L’algoritmo è infatti in grado di modificare la struttura interna delle parti e allo stesso tempo apportare delle modifiche esteriori alla parte, in maniera da bilanciare le forze e permettere l’equilibrio dei pezzi. I ricercatori sono così stati in grado di stampare alcuni personaggi in 3D e altri oggetti che mantengono posizioni che un oggetto privo dello studio condotto grazie all’algoritmo non sarebbe in grado di mantenere. Corpi inclinati, sfere sbilanciate, personaggi in strane mosse, c’è anche spazio per un curioso T-Rex.
Lo studio mostra come si possano eliminare basi di appoggio e punti di sostegno, creando dei prodotti in grado di soddisfare anche le esigenze di equilibrio al limite delle leggi della fisica. Un altro passaggio a conferma dell’importanza che la stampa in 3D potrà riservarsi nella prototipazione e nella produzione di componenti destinati all’analisi o al consumatore finale.
