Qualsiasi realtà aziendale, nel corso del proprio processo di sviluppo, si è ritrovata almeno una volta a dover affrontare il dilemma del “Make or Buy”: internalizzare la produzione o acquistare da un fornitore esterno? E’ questo il quesito alla base del recente sondaggio condotto da Stratasys Direct Manufacturing su un target di 700 operatori professionali di stampa 3D.
All’interno delle attività di Additive Manufacturing si possono distinguere la produzione di parti finite e la fabbricazione di strumenti e attrezzature di produzione, come dime di montaggio e posizionamento, e stampi 3D.
Quando si parla di Additive Manufacturing e Rapid Prototyping si fa riferimento a parti o prototipi che molto spesso non hanno una semplice funzione aziendale interna, ma vengono introdotti direttamente nel mercato. I prodotti in questione non solo devono essere perfettamente funzionali all’attività da realizzare, ma devono anche rispondere ad una serie di requisiti estetici che rendono necessarie delle finiture post-macchina.
L’evoluzione della stampa 3D estende la propria implementazione a nuove applicazioni e mercati in diversi settori produttivi. Ciò che forse molti non sanno è che le Tecnologie Additive vengono spesso utilizzate anche nella realizzazione di attrezzatura di produzione, come maschere di foratura, dispositivi di montaggio, dime di controllo o assemblaggio, portando importanti benefici a tutte le fasi del processo produttivo.
Si svolgerà questa settimana al Lingotto Fiere di Torino la quinta edizione di Aerospace & Defense Meetings, business convention in campo aerospaziale e difesa. Simultaneamente si terrà, per la prima volta in Italia, AM Meetings , evento dedicato alle tecnologie di Rapid Prototyping e Additive Manufacturing.
L’utilizzo delle tecnologie additive nel Direct Digital Manufacturing, allargando così gli ambiti di applicazione del 3D Printing oltre le fasi di prototipazione, è un fenomeno sempre più esteso tra le aziende manifatturiere. Con l’introduzione nel mercato nel 2007 del sistema Fortus 900 di Stratasys, si è data una svolta importante nel campo del 3D printing per la realizzazione di Pre-Serie e parti da destinare direttamente al mercato finale. Il dispositivo permette difatti la stampa di pezzi monolitici di dimensioni 900x600x900 mm.
Adesivi, pellicole, calotte colorate, firme su tappezzerie, sono solo alcune delle infinite possibilità di personalizzare la propria vettura. Nel mercato attuale, per le case automobilistiche, scegliere di competere soltanto sul prezzo è diventato difficile: è indispensabile invece trovare alternative originali ai semplici modelli di serie, grazie ad esempio alla combinazione fra tecnologia Polyjet e settore Automotive.
In campo aerospace si necessitano innovazione continua, tecnologie all’avanguardia e materiali performanti, cercando allo stesso tempo di ridurre tempi e costi di produzione: aspetti resi possibili dall’implementazione delle tecniche di additive manufacturing e ULTEM aerospace. L’evoluzione raggiunta dal 3D Printing negli ultimi anni ha attirato l’interesse dei grandi esponenti del settore aerospaziale.
Spesso parlando di stampa 3D si pensa a settori come aerospace, racing e automotive, ma le tecnologie additive hanno raggiunto in realtà qualsiasi tipo di campo e applicazione, inclusa la moda, l’arredamento e lo sport (creando un nuovo concetto di sviluppo prodotto sportivo, unendo sport – stampa 3D ).
