Adesivi, pellicole, calotte colorate, firme su tappezzerie, sono solo alcune delle infinite possibilità di personalizzare la propria vettura. Nel mercato attuale, per le case automobilistiche, scegliere di competere soltanto sul prezzo è diventato difficile: è indispensabile invece trovare alternative originali ai semplici modelli di serie, grazie ad esempio alla combinazione fra tecnologia Polyjet e settore Automotive.
Gli appassionati di auto sportive conoscono sicuramente DAX 427: una vettura sportiva classica affermatasi leader nel mercato da oltre 25 anni. Una delle ragioni di questa popolarità prolungata nel tempo è sicuramente la capacità dell’azienda DAX Sports Car di adattarsi ai cambiamenti e alle esigenze del settore. Ultima funzione innovativa introdotta nei processi di aziendali è la scansione 3D e l’Automotive Reverse.
Spesso parlando di stampa 3D si pensa a settori come aerospace, racing e automotive, ma le tecnologie additive hanno raggiunto in realtà qualsiasi tipo di campo e applicazione, inclusa la moda, l’arredamento e lo sport (creando un nuovo concetto di sviluppo prodotto sportivo, unendo sport – stampa 3D ).
Fin da quando fu introdotta vent’anni fa, la prototipazione rapida 3D diventò una sfida innovativa per designer, ingegneri e produttori.
In precedenza i prototipi venivano realizzati in legno o metallo attraverso le tecniche manifatturiere tradizionali e il processo poteva durare settimane o mesi. Il costo era spesso talmente alto che i designer preferivano saltare completamente la fase di prototipazione. In questo caso i difetti di progettazione venivano identificati solo con l’inizio della produzione, causando perdite di tempo e costose modifiche. Ad oggi le tecniche di stampa 3D sono avanzate in maniera significativa durante gli anni, migliorando sia in termini di costo che di qualità.
Spring e la prototipazione rapida 3D:
Grazie alla tecnologia FDM (Fused Deposition Modeling), offriamo ai nostri clienti attività di prototipazione rapida 3D in materiali termoplastici con caratteristiche del tutto identiche a quelle dei prodotti finiti.
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L’utilizzo del 3D Printing nel campo della prototipazione ha permesso alle aziende di velocizzare la fase di progettazione, riducendo i tempi di lancio del prodotto. Grazie alle tecnologie di additive manufacturing vengono realizzati prototipi estetici e funzionali in materiali con le stesse caratteristiche del pezzo finale.
La distruzione creatrice di Schumpeter sembra ritornare attuale in un mondo in cui la crisi ha messo in ginocchio le aziende che non sono riuscite ad adattarsi ai cambiamenti del mercato. In questo contesto evolutivo si inseriscono le innovative tecnologie additive: soluzione introdotta da molte realtà per affrontare in maniera più efficiente i processi produttivi, ottimizzando allo stesso tempo denaro e risorse. Progettare 3D porta ad un concetto di design completamente rivoluzionario.
I risultati dei sondaggi condotti sul ruolo del 3D Printing nel settore del packaging 3D indicano che un terzo delle aziende intervistate utilizza già la stampa 3D e le restanti hanno in programma di avvicinarsi al campo dell’additive manufacturing entro i prossimi anni.
Grazie ai vantaggi ottenibili sia nelle attività di ricerca e sviluppo, sia in quelle produttive, le tecniche di stampa 3D si stanno progressivamente facendo largo nei settori più vari. Si tratta di metodologie in continua evoluzione, dove i progressivi miglioramenti portano ad una sempre maggiore affidabilità ed efficienza dei processi produttivi.
Il normale iter progettuale prevede la creazione a CAD del progetto e la sua successiva realizzazione attraverso la tecnica e la tecnologia scelte. Esistono però progetti e realtà dove l’ordine si inverte, prevedendo di realizzare manualmente il prodotto, per poi trasporre il pezzo fisico in matematiche di progettazione (è quanto accade ad esempio per la creazione di nuovi modelli nel settore automotive, dove i designer partono dallo scolpire in creta il nuovo modello, per poi raccogliere i dati con acquisizione di Reverse Engineering).
Portare l’energia fotovoltaica nelle zone più lontane e meno fortunate del pianeta diventa realtà grazie al 3D Printing. Speciali stampanti sono in grado di produrre in loco le celle di un impianto fotovoltaico, uno sviluppo notevole se si considera che attualmente circa 1,3 miliardi di persone al mondo vive senza elettricità.
